venerdì 3 novembre 2017

Trota di Struda



Trota di Struga o kresnica, Salmo balcanicus (Karaman, 1927).
Nomi comuni esteri - Inglese - Struga trout, kresnica.
Note sulla sistematica - Nel lago Ohrid, sono presenti quattro differenti stoks di salmonidi, ognuno con diversa ecologia, luoghi e periodi di riproduzione. I gruppi "letnica" e "aestivalis" vivono lungo le coste orientali, si riproducono in lago, in vicinanza di correnti profonde, "letnica" in gennaio - febbraio e "aestivalis" in giugno - luglio. Il gruppo "balcanica" vive nella parte nord ovest del lago e si riproduce vicino agli emissari durante il mese di dicembre. Il gruppo "fluviatile" di Stankovic è probabilmente il "lumi" degli autori albanesi, vive lungo le coste nord e ovest e si riproduce risalendo gli immissari od in prossimità del loro sbocco nel lago, nel periodo di febbraio. Tutti questi stoks differiscono morfologicamente e sono riproduttivamente isolati ed attualmente vengono considerati specie valide: S. balcanicus, S. letnica, S. aphelios (aestivalis) e S. lumi.
Distribuzione di Salmo balcanicus secondo IUCN - La specie è autoctona della Penisola Balcanica. L'area di distribuzione è circoscritta al lago Ohrid al confine tra Albania e FYROM (former Yugoslav Republic of Macedonia).

Caratteri meristici - Gli unici dati disponibili provengono da un campione costituito da esemplari di tutte le quattro specie presenti nel lago: S. balcanicus, S. letnica, S. aphelios (aestivalis) e S. lumi.
Squame sulla linea laterale: 105 - 116. Branchiospine: 18 - 24. Vertebre: 49 - 52. Pinna dorsale: III - V; 8 - 10. Pinna anale: III - V; 7 - 9. Pinne pettorali: 11 - 13. Pinne ventrali: 8.
Descrizione - S. balcanicus fa parte del gruppo di salmonidi endemici presenti nel bacino del lago di Ocrida, con cui viene spesso confusa, che differiscono morfologicamente per alcune caratteristiche osteologiche illustrate e discusse da Dorofeyeva et al. (1983). Corpo fusiforme, slanciato, a sezione ovale compressa in senso laterale. Testa relativamente piccola e tozza. Muso relativamente corto. Bocca ampia, in posizione mediana. Bordo posteriore del mascellare superiore esteso fino circa alla corrispondenza il centro del diametro dell'occhio o poco oltre. Denti piccoli, robusti ed acuminati, disposti su entrambe le mascelle, sui palatini, sulla lingua e sul vomere. Squame cicloidi di piccole dimensioni. Linea laterale in posizione mediana. Stomaco provvisto di 55 - 74 ciechi pilorici. Pinne ben sviluppate. Pinne ventrali con inserzione in corrispondenza del centro della pinna dorsale. Pinna caudale omocerca, con bordo posteriore leggermente incavato. Livrea di fondo di colore rosato, con sfumature giallastre, brunastre ed argentate. Il dorso può assumere colore verde bruno scuro, sfumato progressivamente sui fianchi. Sul dorso e sui fianchi sono osservabili macchie nere e numerose macchie rosse, distribuite in modo irregolare. Altre macchiette nere possono essere presenti sull’opercolo. Le macchie non presentano aloni chiari. Pinne translucide, di colore simile a quello del corpo. Si distingue da S. aphelios anche per la carne di colore arancio.

Dimorfismo sessuale - Non evidente.
Habitat e abitudini - Contrariamente a S. letnica e a S. aphelios, vive nel settore nord occidentale del lago di Ocrida, dove si trattiene lungo le coste, spostandosi a maggiori profondità soltanto nei mesi estivi, quando l'aumento di temperatura non consente una buona ossigenazione dell'acqua. Si riproduce a basse profondità, sui banchi di ghiaia presenti nelle vicinanze e nel primo tratto del fiume emissario del lago.
Alimentazione - La dieta è strettamente carnivora, si compone prevalentemente di invertebrati acquatici, come insetti e loro larve (efemerotteri, tricotteri, plecotteri e chironomidi), crostacei, oligocheti, irudinei, aracnidi, miriapodi, pesci, loro uova ed avannotti. Gli avannotti si alimentano di plancton e microinvertebrati bentonici.
Riproduzione - La specie si riproduce in dicembre. La frega si svolge a bassa profondità, in acque ben ossigenate e leggermente correnti, su banchi di ghiaia e sabbie grossolane. La femmina scava una depressione poco profonda nel substrato e vi depone le uova. Dopo la fecondazione da parte del maschio, la madre ricopre la covata con la ghiaia del nido. Non esistono cure parentali. La fecondità della specie non è ben conosciuta. Gli avannotti restano sepolti nella ghiaia fino al riassorbimento del sacco vitellino, quindi emergono e cominciano a cibarsi.
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, basso: 4.5 - 14 anni. La specie ha dimensioni medio grandi, raggiunge circa 2 - 3 kg di peso ed una cinquantina di centimetri di lunghezza.
Predatori, parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali e batteriche, inclusa la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri). Si conoscono diversi parassiti, come Myxobolus cerebralis, agente della malattia capostorno e vari crostacei parassiti. Gli avannotti e gli esemplari più piccoli sono predati principalmente da altri pesci, come esocidi e percidi. Può essere vittima anche di uccelli ittiofagi, l'aumento delle popolazioni di cormorani risulta infatti un fattore di minaccia per la specie. Durante il periodo di incubazione, le uova sono preda di larve di libellula e di altri pesci.

Status della specie - La specie è endemica del Lago di Ocrida, le ridotte dimensioni della sua area di distribuzione rendono la specie particolarmente sensibile all'inquinamento ed alle modificazioni strutturali dell'habitat da parte dell'uomo. Risulta fortemente minacciata dall'eccessiva pressione di pesca, dal bracconaggio, e dall'introduzione di specie ittiche alloctone come lucioperca e persici trota. L'immissione di trote fario di allevamento ha causato gravi danni, sia per competizione diretta o alimentare, sia per inquinamento genetico causato da ibridazione. Si ritiene che S. balcanicus sia probabilmente estinta. Il terreno di frega principale non può essere più raggiunto dai riproduttori, l'ingresso all'emissario è stato ostruito con uno sbarramento, e due dighe hanno sommerso i ghiareti del fiume.
Protezione - Esistono norme per la regolamentazione della pesca commerciale soltanto nel settore macedone del lago. La pesca sportiva è soggetta a misura minima e periodo di divieto. Nonostante la specie sia endemica e rara, non figura tra quelle protette dalla Direttiva 92/43/CEE e dalla Convenzione di Berna. S. balcanicus è inclusa nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie su cui mancano sufficienti informazioni (DD).

Valore economico - Specie d'interesse faunistico (endemismo balcanico). Specie di rilevante interesse economico. Le sue carni bianche e delicate, sono ritenute molto pregiate. Nelle zone rivierasche costituisce un apprezzato piatto tipico. Viene catturata prevalentemente nelle acque della parte nord del lago di Ocrida.
Pesca - La specie ha un discreto interesse per la pesca sportiva, viene insidiata sia con esche naturali, sia con esche artificiali. Particolarmente impiegate sono le discipline "a spinning" ed a mosca. La pesca commerciale viene praticata da pescatori professionisti e purtroppo da bracconieri, con nasse e reti da posta o da circuizione.

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