domenica 5 novembre 2017

salmone atlantico, Salmo salar di Porcellotti Stefano




Il salmone atlantico, Salmo salar
Linnaeus, 1758.
Nomi comuni esteri - Francese - Saumon atlantique, Tacon atlantique, Saumon d'eau douce.
Inglese - Salmon, Atlantic salmon, Bay salmon, Black salmon, Landlocked salmon, Sea salmon, Silver salmon, Breeder, Sebago salmon, Caplin-scull salmon, Common Atlantic salmon, Salmon peel, Slink, Fiddler, Spring fish, Spring salmon, Grilse, Grilt, Ouananiche, Ouinanish, Outside salmon. Galles - Eog. Tedesco - Lachs, Las, Atlantischer Salmon, Echter Lachs, Salm, Salmling. Spagnolo - Salmón del Atlántico, Salmón, Salmó. Portoghese - Salmâo-do-atlântico, Salmao, Salmão. Grecia - Solomós, Solomos. Olanda - Zalm, Hengst, Ijle zalm, Jacobzalm. Danimarca - Nedfaldslaks, Laks, Atlanterhavslaks, Atlantisk laks. Svezia - Gullspångslax, Vraklax. Norvegia - Laks, Laks atlantisk. Islandese - Skællaks, Lax, Hoplax. Finnico - Lohi, Kutenut lohi. Gaelico - An bradán, Bradan. Polonia - Losos, Losos szlachetny albo atlantycki. Russia - Losos, Amerikanskiy atlanticheskiy losos', Semga. Serbia - Losos, Salmon. Repubblica Ceca - Losos atlantsky, Losos obecný. Repubblica Slovacca - Losos obycajný. Romania - Somon de Atlantic. Turchia - Alabalik atlantik. Giappone - Sake masu-rui. Lingua inuit - Kapisalirksoak, Kapisilik, Kavisilik, Kebleriksorsoak, Kumaliq, Saama, Saamakutaak, Sâma, Saamarug. Lingua Salish - Shmexwalsh, Shamet skelex, Schaanexw, Sináech, Sk'wel'eng's schaanexw, Spak'ws schaanexw, St'thkway', Slhop' schaanexw, K'wit'thet, K'wolexw.

Note sulla sistematica - Le popolazioni di S. salar nord americane ed europee, distinte per numero di cromosomi, pattern enzimatici, e per analisi del DNA (Guyomard, 1994:147; Taggart et al., 1995), di fatto costituiscono due distinte linee genetiche. Payne et al. (1971) hanno stabilito che non esistono scambi genetici tra i due gruppi e li trattano come sottospecie distinte. Data però la grande differenza genetica, sarebbe più giusto considerarle specie distinte secondo i criteri PSC. Anche se non si conoscono lavori che dimostrano la presenza di significative differenze genetiche tra salmoni anadromi e forme land-locked in Europa, lo status di alcune popolazioni meriterebbe di essere approfondito con nuovi studi. Esistono forme anadrome e lacustri che vivono in simpatria nei laghi russi Ladoga ed Onega (L. S. Berg, 1948: 233; O. K. Berg, 1985: 210). Gruppi di popolazioni viventi permanentemente in acqua dolce esistono (o esistevano) nel lago Vanern in Svezia, nel lago Bygglandsfjord e nei fiumi Namsen e Nidelva in Norvegia, nei laghi Saimaa e nel bacino del Pielinen in Finlandia (L. S. Berg, 1948: 233; O. K. Berg, 1985), popolazioni con origine indipendente che dovrebbero essere studiate separatamente da quelle dei laghi Ladoga ed Onega. La popolazione diffusa nel lago Saimaa presenta un diverso numero di cromosomi (Seppovaara, 1962: 30).
Distribuzione originaria di Salmo salar secondo Fishbase - L'area di distribuzione comprende, nell'emisfero nord, le zone temperate e artiche dell'Oceano Atlantico. In Atlantico orientale è distribuita nei bacini fluviali delle isole britanniche, della Scandinavia, del mar Baltico, fino al golfo di Biscaglia ed al Portogallo. Nell'Atlantico occidentale la specie è presente nei bacini fluviali costieri dal nord del Quebec in Canada fino al Connecticut in USA. Popolazioni che vivono permanentemente in acqua dolce sono presenti in Russia, Finlandia, Svezia, Norvegia, nord America. Introdotta, con acclimatazione, in sud America ed Australia.

Caratteri meristici - Squame sulla linea laterale: 109 - 131. Squame sopra la linea laterale: 22 - 26. Squame sotto la linea laterale: 18 - 23. Branchiospine: 17 - 24. Vertebre: 58 - 61. Pinna dorsale: III - IV; 9 - 15. Pinna adiposa presente. Pinna anale: III- IV; 7 - 11. Pinne pettorali: I; 11 - 16. Pinne ventrali: II; 8 - 10. Pinna caudale: 19. Numero cromosomico: 2n = 58 per le popolazioni anadrome europee. Nelle popolazioni dell'America settentrionale e nelle forme land-locked sono stati osservati: 2n = 52, 2n = 54, 2n = 56, 2n = 57, 2n = 60, 2n = 78.

Descrizione - Corpo fusiforme a sezione ovale, compresso lateralmente. Testa conica, con bocca ampia, in posizione terminale. Mascellare esteso indietro fino al margine posteriore dell'occhio o poco oltre. Denti robusti ed acuti. Denti vomerini poco sviluppati. Squame cicloidi, relativamente piccole. Linea laterale in posizione mediana. Stomaco dotato di ciechi pilorici. Pinna adiposa grande. Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l'origine della pinna dorsale. Pinna caudale con margine diritto o lievemente concavo. Durante il periodo di frega, nei maschi intervengono notevoli modificazioni morfologiche. Livrea blu acciaio scuro sul dorso, progressivamente sfumata sui fianchi argentei, fino al ventre bianco argentato. Le pinne sono scure, translucide, con sfumature grigio bluastre. Macchie scure sono presenti sul dorso e sui fianchi. Gli immaturi presentano da 8 a 10 macchie parr su ogni fianco.

Dimorfismo sessuale - Durante il periodo di frega, i maschi sviluppano muso prominente con mascelle ad uncino, il dorso ed i fianchi sono bruno scuro con riflessi bronzei, talvolta sul capo e sul corpo compaiono macchie e vermicolature rossastre bordate di bianco o giallo. Le femmine mantengono la linea normale, la colorazione diviene simile a quella di fondo dei maschi, ma con tonalità meno accesa.

Habitat e abitudini - Specie anadroma, vive in acqua dolce per i primi due o tre anni di vita, successivamente migra in mare, dove svolge la fase di accrescimento, prima di fare ritorno ai corsi d'acqua di nascita per riprodursi. Durante le prime fasi della vita, i salmoni vivono in fiumi di portata relativamente grande, con acqua fresca, ben ossigenata e non inquinata, e caratterizzati da fondali provvisti di estesi ghiareti. Gli immaturi che, dopo la perdita delle macchie "parr", migrano al mare sono chiamati "smolt". Gli smolt si trattengono in mare fino al raggiungimento della maturità, questa fase può durare da uno a quattro anni.
Le migrazioni marine del salmone atlantico sono ancora scarsamente conosciute. In nord Atlantico, dati raccolti tramite etichettatura degli esemplari, dimostrano che la zona preferita di accrescimento è rappresentata dalla piattaforma continentale ad occidente della Groenlandia. Gli stessi studi hanno confermato che, tranne alcuni esemplari, la maggioranza dei salmoni torna a riprodursi nei fiumi di nascita. In mare i salmoni si trattengono in acque fredde, con temperature comprese tra 4 e 12 °C. Gli esemplari di questa specie possono resistere all'esposizione a temperature comprese tra i -7 °C e d i 27.8 °C, ma solo per periodi di tempo limitati (Bigelow, 1963). Gli avannotti e gli immaturi sono gregari e formano branchi anche molto numerosi. La tendenza gregaria non viene meno al crescere dell'età, gli esemplari provenienti dallo stesso fiume migrano assieme in mare e si trasferiscono nelle stesse aree di accrescimento, dove vivono assieme per la maggior parte della loro vita in acqua salata.
I salmoni hanno sensi ben sviluppati, i più sviluppati dei quali sono l'odorato, l'udito ed il gusto, assieme al senso collegato alla linea laterale, in grado di percepire lo spostamento e le variazioni di pressione dell'acqua. Oltre a regolare le necessità vitali, i salmoni atlantici usano i sensi per fare ritorno al loro fiume natale. Attraverso l'imprinting, gli avannotti memorizzano dettagli relativi al luogo di nascita. che verranno utilizzati per ritrovare la precisa zona del fiume, quando fanno ritorno come adulti riproduttori. Sono state proposte molte ipotesi si come i salmoni riescano a ritrovare il corso d'acqua in cui hanno visto la luce. Alcuni ricercatori pensano che i pesci utilizzino il sole e le stelle come riferimento durante la migrazione, altri ritengono che le caratteristiche chimiche del corso d'acqua siano conservate nella memoria. La maggioranza degli ittiologi è del parere che la composizione chimica del fiume di origine agisca come imprinting durante la fase smolt precedente alla migrazione in mare (Maynor, 1996).

Alimentazione - Gli immaturi di salmone atlantico che vivono in acqua dolce si cibano principalmente di larve di insetti acquatici, come efemerotteri, plecotteri, tricotteri e chironomidi. Anche gli insetti terrestri costituiscono una componente importante della dieta, specialmente alla fine dell'estate ed in autunno. In mare i salmoni si cibano di una grande varietà di organismi. La principale componente della dieta e rappresentata da crostacei planctonici eufasidi e, in misura leggermente minore, da anfipodi e decapodi. Gli esemplari di taglia maggiore predano anche molluschi, cefalopodi, tunicati e pesci, tra cui predominano aringhe ed altri clupeidi, sgombri e le specie dell'ordine degli osmeriformi. Durante la migrazione riproduttiva i salmoni cessano di alimentarsi.

Riproduzione - La riproduzione del salmone atlantico si svolge da ottobre a tutto novembre, con picco di massima intensità alla fine di ottobre. Le aree di frega sono situate sui bassi fondali a monte delle pozze, in acqua corrente e ben ossigenata e su fondali di ghiaia. La femmina scava una depressione poco profonda, chiamata "redd", agitando la pinna caudale. Durante la preparazione del nido, il maschio difende la femmina dai concorrenti. Una volta completato il nido, il maschio si affianca alla femmina ed entrambi rilasciano i gameti. Dopo la fecondazione, la madre ricopre la covata con la ghiaia del substrato. L'intera operazione viene ripetuta più volte, durante un arco di circa una settimana. La riproduzione richiede un forte dispendio di energie, al suo completamento i salmoni risultano esausti.
Lo stress prodotto determina la morte di molti individui, ma molti riescono a sopravvivere per riprodursi una seconda volta, soltanto in rari casi alcuni salmoni compiono la migrazione tre o quattro volte. I salmoni che sono sopravvissuti alla frega sono chiamati "kelt". I kelt si trattengono alcune settimane in acque calme e profonde, fino al completo recupero delle forze. Successivamente la maggioranza degli esemplari fa ritorno al mare, soltanto una piccola parte sverna nei fiumi e si sposta in acque salate all'arrivo della primavera.

In ciascuna stagione riproduttiva, ogni femmina emette da 1.500 a 1.800 uova per ogni chilo di peso, di colore rossastro o giallo arancio e dal diametro di circa 6 mm. Non esistono cure parentali. Le uova si schiudono in primavera, ma le larve rimangono tra la ghiaia del nido fino al riassorbimento del sacco vitellino, per emergere come avannotti in maggio o giugno. Gli avannotti restano in acque basse, lungo le sponde ai lati della corrente principale, fino alla taglia di circa 65 mm. In questa fase sono denominati "parr", crescono lentamente fino a raggiungere i 12 - 15 cm di lunghezza, taglia alla quale sono pronti per migrare in mare come "smolt".
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, medio: 1.4 - 4.4 anni (K = 0.29 - 0.76; tm = 3 - 5; tmax = 14; Fecondità = 8.000). I salmoni atlantici sono pesci di grandi dimensioni, la taglia massima pubblicata è di 150 cm TL per i maschi e 120 cm TL per le femmine. Il peso massimo pubblicato è di 46.8 kg.
Età massima riportata: 13 anni.

Predatori, parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali e batteriche, come la setticemia emorragica virale (VHS), la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri), l'aeromonosi, l'edwarsiellosi e l'epiteliocistite. Si conoscono diversi parassiti, come Myxobolus cerebralis, agente della malattia capostorno e ill parassita esterno Gyrodactylus salaris. In acqua dolce, gli immaturi sono predati principalmente da altri salmonidi, da esocidi, lucioperca e persici. In mare i salmoni sono tra le prede più frequenti di orche, megattere e foche, ma vengono anche attaccati da lamprede e da grandi pesci predatori. Gli adulti in migrazione riproduttiva vengono catturati anche da orsi, lontre, lupi, aquile di mare e falchi pescatori. Durante la frega, le uova sono preda di larve di libellula, trote e di molti uccelli acquatici.
Status della specie - Il salmone atlantico è in forte calo numerico, anche se le popolazioni europee risultano meno minacciate di quelle nordamericane. Il decremento numerico e la perdita di interi stock selvatici, sta causando un aumento della preoccupazione per la conservazione della specie. Le cause principali sono da identificare nella distruzione dell'habitat, nell'aumento di dighe ed altre strutture ostruttive prive di scale di risalita, in grado di impedire le migrazioni riproduttive, nell'eccessiva pressione di pesca (inclusa la pesca industriale d'altura ed il bracconaggio), nell'inquinamento industriale urbano ed agricolo e soprattutto nella caduta di pioggia acida che modifica la qualità delle acque rendendole inadatte allo sviluppo delle uova.

Protezione - La specie è protetta con misure minime e periodi di divieto in Europa ed in Nord America. In America settentrionale è attiva l'associazione "Atlantic Salmon Federation" (
http://www.flyfishing.com/asf/), la più grande organizzazione per la conservazione del salmone atlantico e del suo habitat. Questo gruppo è riuscito ad ottenere ottimi risultati per la regolamentazione della pesca industriale del salmone e per la protezione dei fiumi dove la specie si riproduce. La specie è considerata in pericolo dal U.S. Fish and Wildlife Service. Salmo salar è incluso nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources), come specie a basso rischio (LR/lc).
Valore economico - Specie di primario interesse commerciale, il salmone atlantico è rinomato tra pescatori sportivi ed è un cibo estremamente apprezzato. La forte domanda di mercato alimenta una fiorente industria, centri di allevamento e di lavorazione sono stati realizzati ovunque le condizioni ambientali consentano la salmonicoltura. In America settentrionale, la resa commerciale del salmone dell'Oceano Atlantico si valuta nell'ordine di milioni di dollari, e se ne calcola un veloce raddoppio nell'arco di pochi anni. La carne, dal classico colore aranciato dovuto all'alimentazione a base di crostacei, viene venduta fresca, congelata o in scatola, anche se primariamente viene impiegata per la produzione di salmone affumicato. Dalle uova si ottiene il cosiddetto "caviale rosso".

Pesca - La pesca commerciale è praticata in nord Atlantico. Viene esercitata da pescherecci con reti a circuizione od a strascico e con reti fisse da posta. Specie particolarmente apprezzata dai pescatori sportivi, che ne praticano la cattura sia con esche naturali, sia con esche artificiali. In mare la pesca sportiva viene esercitata principalmente dalla barca, con lenze da traina multiple chiamate "troll fishery". In acqua dolce sono particolarmente impiegate le discipline a "spinning" ed a mosca. La pesca del salmone attira attualmente centinaia di turisti in Scozia, Irlanda e Norvegia.

Nessun commento:

Posta un commento

Alburno del lago di Prespa di Stefano ittiologo Porcellotti

L’alburno del lago di Prespa, Alburnoides prespensis (Karaman, 1924). Nomi comuni esteri - Inglese - Prespa spirlin. Note sulla sistema...