venerdì 3 novembre 2017

Trota del mar Nero Salmo labrax



La trota del mar Nero Salmo labrax, Pallas 1814.
Nomi comuni esteri - Inglese - Black Sea salmon. Danese - Sortehavsørred. Russo - Chernomorskii losos. Turco - Denizalabaligi, Denizalasi. Rumeno - Pastrav de mare, Păstrăv de mare. Repubblica Ceca - Pstruh obecný cernomorský.
Note sulla sistematica - Lo status delle popolazioni di trota presenti nel bacino superiore del Danubio, non è chiaro. In particolare è probabile che gli esemplari storici, rinvenuti in Austria, Ungheria e Svizzera rappresentino la forma migratoria della specie, oggi non più presente in tali località a causa degli sbarramenti fluviali presenti. Sarebbero necessari ulteriori studi genetici e tassonomici, assieme ad un approfondito esame del materiale attualmente disponibile, per stabilire se le popolazioni del mar nero siano oggi in grado di risalire fino a tali località, o siano conspecifiche delle popolazioni residenti.
Distribuzione di Salmo labrax secondo IUCN - Bacino del Mar Nero e del Mare d'Azov. La forma marina è frequente lungo le coste di Crimea, Caucaso, Trebisonda, Bulgaria, delta del Danubio. Le popolazioni di acqua dolce sono diffuse nei bacini dei corsi d'acqua afferenti al Mar Nero ed al Mare d'Azov. La presenza di popolazioni nel corso superiore del Danubio appare dubbia, probabilmente la specie era presente con forme residenti e landlocked prima delle massicce introduzioni di S. trutta effettuate nell'800.
Caratteri meristici - Squame sulla linea laterale: 112 - 125. Vertebre: 58 - 60. Pinna dorsale: III - IV; 9 - 11. Pinna adiposa presente. Pinna anale: III - IV; 8 - 9. Numero cromosomico: 2n = 80.

Descrizione - Testa massiccia, con bocca ampia, in posizione mediana. Bordo posteriore del mascellare superiore esteso fino alla corrispondenza con quello posteriore dell'occhio. Denti di medie dimensioni, robusti ed acuminati, disposti su entrambe le mascelle, sui palatini, sulla lingua e sul vomere. Squame cicloidi di piccole dimensioni. Linea laterale in posizione mediana. Stomaco provvisto di 47 - 48 ciechi pilorici. Pinne ben sviluppate. Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l'origine della pinna dorsale. Pinna caudale con bordo posteriore diritto o debolmente incavato. La livrea ha colore di fondo grigio, bruno o bruno verdastro, con riflessi giallastri. Dorso più o meno scuro, fianchi progressivamente più chiari fino a raggiungere il ventre bianco con sfumature giallastre più o meno marcate. Sul corpo sono presenti macchie irregolari nere, di dimensioni variabili, più numerose sulla parte superiore, assenti dall'area ventrale. Su entrambi i lati del corpo la colorazione ha riflessi argentei, particolarmente evidenti negli esemplari anadromi e in quelli più grandi che vivono nei laghi o nei tratti di fiume più grandi e profondi. Nelle trote anadrome spesso le macchie sbiadiscono fino a sparire del tutto o quasi.
Alcuni esemplari possono mostrare macchie rossastre. Le pinne hanno tinta grigiastra o grigio giallastra e la pinna dorsale è punteggiata di nero. Gli avannotti e gli immaturi, mostrano le caratteristiche macchie parr. S. labrax ha normalmente ecotipi diversi secondo l'ambiente colonizzato. Sono presenti stock anadromi, stock residenti, e stock confinati in bacini lacustri (landlocked). La forma migratrice anadroma raggiunge le dimensioni maggiori (100 cm di lunghezza e 26 kg di peso), mentre gli stock di fiume e di torrente solitamente non superano 1 - 2 kg di peso. Le popolazioni landlocked hanno dimensioni correlate alle capacità trofiche del bacino popolato. In laghi oligotrofici possono dare origine a forme nane, mentre in grandi laghi molto produttivi giungono a sfiorare la taglia della forma migratoria.

Dimorfismo sessuale - Durante il periodo di frega, i maschi sviluppano muso prominente, con mascelle ad uncino e la livrea appare più marcata e brillante. Le femmine mantengono linea normale e la tonalità della colorazione risulta leggermente meno accesa rispetto ai maschi.
Habitat e abitudini - Specie eurialina con popolazioni migratrici anadrome e forme che vivono stabilmente in acqua dolce. Salmonide tipico di acque fredde e ossigenate, vive di preferenza in fiumi di grande portata con alvei provvisti di rocce sommerse, banchi sabbiosi, e abbondante vegetazione riparia, risalendo spesso fino a quote elevate in aree montane. Le forme anadrome svolgono la fase trofica in mare, penetrano nei fiumi da luglio a settembre, risalendo fino alle zone di frega. La discesa al mare avviene dopo la deposizione.
Gli immaturi, detti "parr" si sviluppano in acqua dolce per 1 - 2 anni, fino a perdere le caratteristiche macchie e passare alla fase "smolt". I giovani "smolt" sviluppano modificazioni delle branchie che li pongono in grado di vivere in acqua salata, successivamente compiono la prima discesa in mare al principio dell'estate. Le popolazioni di acqua dolce vivono sia nei grandi fiumi montani e di pianura, sia in laghi ed in piccoli torrenti. Esistono popolazioni che svolgono tutto il ciclo vitale nei laghi (landlocked).

Alimentazione - Gli immaturi e gli esemplari che vivono in acqua dolce si cibano principalmente di larve di insetti acquatici, come efemerotteri, plecotteri, tricotteri e chironomidi. Anche gli insetti terrestri costituiscono una componente importante della dieta, specialmente alla fine dell'estate ed in autunno. Gli adulti predano anche pesci ed anfibi. In mare la principale componente della dieta è rappresentata da crostacei planctonici eufasidi, anfipodi e decapodi. Gli esemplari di taglia maggiore predano anche molluschi, cefalopodi, tunicati e pesci, tra cui predominano clupeidi, gobidi e sgombri.
Riproduzione - La riproduzione si svolge da ottobre a dicembre. Le aree di frega sono situate sui bassi fondali a monte delle pozze, in acqua corrente e ben ossigenata e su fondali di ghiaia. La femmina scava una depressione poco profonda, chiamata "redd", agitando la pinna caudale. Durante la preparazione del nido, il maschio difende la femmina dai concorrenti. Una volta completato il nido, il maschio si affianca alla femmina ed entrambi rilasciano i gameti. Dopo la fecondazione, la madre ricopre la covata con la ghiaia del substrato. Non esistono cure parentali.
In ciascuna stagione riproduttiva, ogni femmina emette circa 1.000 - 2.000 uova per ogni chilo di peso. Le uova, dal diametro di circa 5 - 6 mm, sono di colore giallastro o giallo arancio. La durata dell'incubazione varia a seconda della temperatura dell'acqua, a 11.5 °C necessita di 477 - 489 gradi/giorno. Dopo la nascita le larve rimangono tra la ghiaia del nido fino al riassorbimento del sacco vitellino, per emergere successivamente come avannotti. Gli avannotti restano in acque basse, lungo le sponde ai lati della corrente principale, fino alla taglia di circa 60 mm. In questa fase sono denominati "parr", crescono lentamente fino a raggiungere i 11 - 12 cm, taglia alla quale le popolazioni anadrome migrano in mare come "smolt". Come i salmoni, le trote che hanno completato la frega sono chiamate "kelt". Le kelt si trattengono alcune settimane in acque calme e profonde, fino al completo recupero delle forze, successivamente gli esemplari fanno ritorno al mare.

Accrescimento - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, molto lento: più di 14 anni. Nelle forme anadrome i giovani passano alla fase "smolt" alla lunghezza di 11.3- 11.5 cm. Le trote di mare sono pesci di dimensioni medio grandi, la taglia massima pubblicata è di 110 cm SL. Peso massimo pubblicato: 26 kg.
Predatori, parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali e batteriche, come la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri), l'aeromonosi, l'edwarsiellosi e l'epiteliocistite. Si conoscono diversi parassiti, come Myxobolus cerebralis, agente della malattia capostorno, Hysterothylacium sp., Camallanus sp.. S. labrax è predato principalmente da pesci ed uccelli ittiofagi.
Nei corsi d'acqua sprovvisti di adeguata copertura vegetale, sono particolarmente dannose le varie specie di aironi, nei laghi pellicani e cormorani. Durante la frega, le uova sono preda di larve di libellula, di gobidi e di cottidi. In mare sono preda di delfini, ma vengono anche attaccate da lamprede e da grandi pesci predatori.

Status della specie - Le minacce principali sono rappresentate da distruzione dell'habitat, aumento di dighe ed altre strutture invalicabili, in grado di impedire le migrazioni riproduttive, eccessiva pressione di pesca (inclusa la pesca industriale ed il bracconaggio), inquinamento industriale urbano ed agricolo e caduta di pioggia acida, che rende le acque inadatte allo sviluppo delle uova. L'ecotipo anadromo è molto raro in Europa, più abbondante nel sud del Caucaso ed in Turchia. Le popolazioni residenti sono meno influenzati dalle dighe.
Protezione - La pesca è soggetta a regolamentazione, con periodi di divieto e misura minima. Recentemente sono stati avviati programmi di ripopolamento da parte della Turchia. S. labrax è inclusa nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie a preoccupazione minima (LC, Least Concern).
Valore economico - La trota del Mar Nero ricopre un discreto interesse commerciale. In Turchia viene allevata sia per la produzione alimentare, sia per la produzione di materiale da ripopolamento. La specie costituisce una discreta risorsa per i pescatori professionisti, che la commercializzano come salmone del Mar Nero. A causa del peggioramento della qualità dell'habitat, esemplari di questa specie sono però disponibili sui mercati ittici in quantità esigue. Le sue carni compatte e di sapore delicato, bianche o rosate, sono commercializzate fresche, surgelate e affumicate.
Pesca - La pesca commerciale viene praticata con reti da circuizione o fisse, oppure con lenze da traina. Questa specie è molto apprezzata dai pescatori sportivi, che ne praticano la cattura sia con esche naturali, sia con esche artificiali. In mare la pesca sportiva viene esercitata principalmente dalla barca con lenze da traina. In acqua dolce sono particolarmente impiegate le discipline a "spinning" ed a mosca.





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