venerdì 3 novembre 2017

trota illirica di Porcellotti ittiologo Stefano




, Salmo obtusirostris
(Heckel, 1851).
Nomi comuni esteri - Inglese - Soft-muzzled trout, Adriatic salmon, Adriatic trout. Albania - Trofte e cemit. Danimarca - Adriatisk ørred. Finlandia - Adriantaimen.
Sottospecie - Sono ritenute valide quattro sottospecie: Salmo obtusirostris oxyrhynchus, del fiume Neretva e dei suoi affluenti Buna e Vrljika in Bosnia Erzegovina; Salmo obtusirostris salonitana, fiume Jadro in Croazia; Salmo obtusirostris krkensis, fiume Krka in Croazia; Salmo obtusirostris zetensis, fiume Zeta in Montenegro.
Distribuzione di Salmothymus obtusirostris secondo IUCN - L'areale di distribuzione della specie è limitato a pochi fiumi del bacino adriatico in Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia-Montenegro: bacini dei fiumi Krka (molto raro), Jadro, Neretva, e Zeta. Introdotta nella Zrnovnica.

Caratteri meristici - Squame sulla linea laterale: 100 - 120. Branchiospine: 26 - 32. Pinna dorsale raggi totali: 14. Pinna adiposa presente. Pinna anale raggi totali: 11 - 12. Numero cromosomico: 2n = 82.
Descrizione - Corpo fusiforme, a sezione ovale compressa in senso laterale. Testa tozza, relativamente piccola, con muso allungato. Bocca relativamente piccola, posta in posizione subinferiore, con labbra morbide e carnose. Bordo posteriore del mascellare superiore esteso fino alla corrispondenza con il bordo anteriore dell'occhio. Denti piccoli, disposti su entrambe le mascelle, sui palatini, sulla lingua e sul vomere. I denti vomerini sono biseriati. Squame cicloidi di medie dimensioni. Linea laterale in posizione mediana, formata da scaglie ellittiche, più piccole di quelle delle file adiacenti. Stomaco provvisto di ciechi pilorici. Pinne ben sviluppate. Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l'origine della pinna dorsale. Pinna caudale biloba. Linea laterale in posizione mediana. La livrea ha colore di fondo grigio, bruno o bruno verdastro nella zona dorsale, mentre i fianchi sono più chiari e la porzione ventrale è giallastra o bianca. Sui fianchi numerose macchioline nere, spesso bordate di chiaro, sono presenti anche macchie rossastre, solitamente prive di alone. Pinne translucide, con bordo scuro e riflessi giallastri o bruni. Pinne impari generalmente più scure. Pinna dorsale ornata da puntinatura scura.

Dimorfismo sessuale - Non evidente.
Habitat e abitudini - Specie diffusa nel tratto medio e superiore dei fiumi di maggiore portata. Tipica di corsi d'acqua a substrato misto formato da roccia, massi e ghiaia, a corrente da sostenuta a moderata, con ampi ghiareti intervallati da buche profonde, e con acque ben ossigenate con temperature estive non superiori ai 18 °C. La specie è presente anche in ambienti lacustri. Gli avannotti e gli immaturi tendono a disperdersi lungo il corso d'acqua, gli esemplari di taglia maggiore hanno indole stanziale. Si stabiliscono in un tratto di fiume o di torrente ben definito, da dove compiono spostamenti di breve entità per la ricerca del cibo. Le sole migrazioni di una certa importanza vengono effettuate per raggiungere i quartieri di frega nel periodo riproduttivo.
Alimentazione - S. obtusirostris ciba quasi esclusivamente di organismi bentonici, molluschi, gamberi d'acqua dolce ed altri crostacei, insetti acquatici e loro larve, vermi ed altri invertebrati. Durante le prime fasi di vita, la dieta degli avannotti è composta da microinvertebrati planctonici e bentonici.

Riproduzione - La riproduzione si svolge tra aprile e maggio, con temperature dell'acqua non superiori a 10 °C. I riproduttori risalgono i fiumi e gli affluenti principali per raggiungere le zone di frega, situate in tratti poco profondi, con substrato ghiaioso. La femmina scava una fossa poco profonda nel substrato e vi depone le uova. Dopo la fecondazione da parte del maschio, la madre ricopre la covata con la ghiaia del nido. Non esistono cure parentali. Gli avannotti restano sepolti nella ghiaia fino al riassorbimento del sacco vitellino. Nel bacino del fiume Neretva si trovano ibridi naturali (chiamati kosor) tra S. obtusirostris e S. trutta introdotte. La natura ibrida di tali esemplari è stata confermata sperimentalmente (Kosorić & Vuković. 1969). Questi ibridi non sono comunque molto frequenti, anche se le due specie vivono in simpatria hanno periodi di frega diversi, sovrapposti parzialmente solo in annate dal clima particolare.
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, medio 1.4 - 4.4 anni (K = 0.3).Pesce di taglia medio - grande, la lunghezza massima è normalmente compresa tra i 45 ed i 50 cm, il peso degli esemplari maggiori si aggira su 1,2 e 1,5 kg, anche se è nota la cattura di esemplari di 5 kg.

Predatori, parassiti e malattie - La specie può essere colpita dalle malattie tipiche dei salmonidi, la sua rarità la rende particolarmente esposta a contagi portati da trote di immissione infette. Tra le malattie virali le più diffuse sono la setticemia emorragica virale (VHS), la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri), l'aeromonosi, l'edwarsiellosi e l'epiteliocistite. Si conoscono diversi parassiti, come Myxobolus cerebralis, agente della malattia capostorno e il parassita esterno Gyrodactylus salaris. Le trote illiriche sono catturate principalmente da pesci ed uccelli ittiofagi. Nei corsi d'acqua sprovvisti di adeguata copertura vegetale, sono particolarmente dannose le varie specie di aironi.
Le uova e gli avannotti sono preda di larve di libellula e di altri pesci.

Status della specie - S. obtusirostris è presente soltanto in quattro bacini fluviali. La specie è minacciata da forte pressione di pesca sportiva e commerciale (anche bracconaggio), e dalla possibile ibridazione con esemplari di S. trutta introdotti a scopo alieutico. L'area totale di occupazione della specie (AOO) è inferiore a 500 km quadrati, ed in essa si registra un calo continuo nel numero degli individui adulti, la situazione è particolarmente pesante nei fiumi Zeta, Imotski e Krka. S. obtusirostris è minacciata anche da costruzione di dighe ed altre strutture invalicabili, in grado di impedire le migrazioni riproduttive, da inquinamento industriale, urbano ed agricolo, e da eccessivo prelievo idrico nel periodo estivo.
Protezione - La specie viene localmente protetta da leggi che regolano la pesca ai salmonidi, ma il periodo di divieto previsto per le altre trote non coincide con la stagione riproduttiva della trota illirica. Nonostante la specie sia endemica e rara, non figura tra quelle protette dalla Direttiva 92/43/CEE e dalla Convenzione di Berna. S. obtusirostris è inclusa nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie in pericolo (EN B2ab(v), Endagered).

Valore economico - Specie di rilevante interesse economico, in particolare per il turismo legato alla pesca sportiva. Le sue carni bianche e delicate, sono ritenute molto pregiate. Nelle zone rivierasche costituisce un apprezzato piatto tipico. Questa trota viene considerata tra le più costose presenti sui mercati ittici dei Balcani, dove viene generalmente commercializzata fresca.
Pesca - La specie viene insidiata sia con esche naturali, sia con esche artificiali. Particolarmente impiegate è la disciplina a mosca. La pesca commerciale è quasi inesistente, mentre il bracconaggio è largamente praticato.

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