sabato 4 novembre 2017

Trota di Prespa-Stefano Porcellotti



Trota di torrente di Prespa, Salmo peristericus Karaman, 1938.
Nomi comuni esteri - Inglese - Prespa trout. Greco - Pestrofa Prespas. Albanese - Trofte e eger.
Note sulla sistematica - Sono note attualmente due popolazioni di S. peristericus, ma non è certo che facciano parte di un'unica specie. Ulteriori lavori tassonomici devono essere svolti per confermare lo status delle due popolazioni.
Distribuzione di Salmo peristericus secondo IUCN - L'area di distribuzione della specie è limitata al torrente Agios Germanos nella regione del lago di Prespa, Grecia nord occidentale. Potrebbe essere presente anche in uno o due corsi d'acqua afferenti al bacino del lago Megali Prespa nella Repubblica di Macedonia.

Caratteri meristici - Branchiospine: 16 - 18.
Descrizione - Corpo fusiforme, slanciato, a sezione ovale compressa in senso laterale, di altezza massima pari al 19 - 23% SL, e con lunghezza preanale pari al 72 - 75% SL. Testa conica relativamente piccola. Bocca ampia, in posizione mediana. Mascellare superiore non esteso posteriormente oltre il bordo dell'orbita. Denti robusti ed acuminati, disposti su entrambe le mascelle, sui palatini, sulla lingua e sul vomere. Squame cicloidi di piccole dimensioni. Linea laterale in posizione mediana. Stomaco provvisto di ciechi pilorici. Pinne ventrali con inserzione posteriore rispetto alla corrispondenza con l'origine della pinna dorsale. Pinna caudale biloba, con bordo debolmente incavato. Il colore è variabile a seconda delle caratteristiche dell'ambiente e dello stato fisiologico del pesce. Normalmente colore di fondo è bruno giallastro o verde bruno, più scuro sul dorso e progressivamente più chiaro procedendo verso il ventre. Sul dorso e sui fianchi sono osservabili macchie nere, distribuite in modo irregolare e prive di alone chiaro. Sui fianchi sono presenti anche macchie rosse ocellate. Pinne translucide, di colore simile a quello delle corrispondenti zone del corpo. Dorsale con macchie scure. Gli immaturi sono provvisti di macchie parr.

Dimorfismo sessuale - Non evidente.
Habitat e abitudini - In origine S. peristericus era probabilmente una trota lacustre che risaliva i torrenti nel periodo di frega. In seguito modifiche dell'habitat e derivazioni di acqua hanno interrotto il tratto inferiore di gran parte dei torrenti, confinando la specie nel tratto montano dei corsi d'acqua. Nel torrente Agios Germanos, l'unico in cui è certa la sua presenza, la popolazione occupa un tratto di 24.5 km sulla lunghezza totale di 34.5 km, l'areale risulta frammentato per la presenza di alcuni salti d'acqua insuperabili. S. peristericus popola piccoli corsi d'acqua a portata irregolare, soggetti a periodi di forte magra o di piena improvvisa, caratterizzati da buche intervallate da rapide e correnti, con substrato composto da rocce, pietre, grandi massi e ghiaia. Gli immaturi sono gregari, mentre gli esemplari adulti diventano stanziali e territoriali. Le trote più grandi si stabiliscono in tratti di torrente ben definiti, compiendo brevi spostamenti soltanto durante il periodo di frega.
Alimentazione - La dieta è strettamente carnivora, le prede più frequenti sono gli stadi larvali e adulti di insetti, tra cui ditteri, efemerotteri, tricotteri e plecotteri, seguite da crostacei, anellidi, gasteropodi, ecc. Tra gli insetti senza fase larvale acquatica sono più frequenti gli imenotteri e i coleotteri. Gli esemplari di taglia maggiore predano anche altri pesci, anche immaturi della propria specie.
Riproduzione - Il periodo riproduttivo cade in novembre. Le zone di frega sono situate a scarsa profondità, in acque correnti e bene ossigenate, con substrato misto a ciottoli, ghiaia e sabbia. La temperatura ottimale dell'acqua è compresa tra circa 5 e 10 °C. La femmina scava una depressione poco profonda nel substrato e vi depone le uova. Dopo la fecondazione da parte del maschio, la madre ricopre la covata con la ghiaia del nido. Il periodo di incubazione richiede un periodo relativamente lungo, a seconda della temperatura dell'acqua da 40 a 60 giorni. Gli avannotti restano sepolti nella ghiaia fino al riassorbimento del sacco vitellino.

Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, basso: 4.5 - 14 anni. L'accrescimento è condizionato dalle capacità trofiche dell'ambiente. Visto che l'ambiente tipico è costituito da torrenti di scarsa portata, raramente gli esemplari di questa specie raggiungono il chilo di peso. Lunghezza massima segnalata: 350 mm SL.
Predatori, parassiti e malattie - La rarità di S. peristericus rende la specie particolarmente esposta a contagi derivanti da immissione di trote infette pertatrici di malattie come la setticemia emorragica virale (VHS), la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri), l'aeromonosi, l'edwarsiellosi e l'epiteliocistite. Si conoscono diversi parassiti, come Myxobolus cerebralis, agente della malattia capostorno e il parassita esterno Gyrodactylus salaris. I principali predatori della specie sono pesci ed uccelli ittiofagi.
Status della specie - La presenza di S. peristericus è stata accertata soltanto in due tratti del torrente Agios Germanos, area di occupazione (AOO) inferiore a 500 km² su di un estensione stimata (EOO) dell'area di diffusione <5.000 km². Le due popolazioni sono isolate da ostacoli fisici che impediscono lo scambio genetico. In una di queste località l'habitat è in costante declino, per la presenza di scarichi inquinanti urbani e di allevamenti intensivi di ovini. Gli allevamenti sfruttando eccessivamente la vegetazione determinano desertificazione, con conseguente erosione e danneggiamento delle aree di frega. Nella seconda località la specie non sembra in diminuzione, anche se vi viene praticato un diffuso bracconaggio (con reti ed avvelenamenti tramite cloro). Studi recenti hanno stimato che l'attuale consistenza numerica di S. peristericus sia tra 3.300 e 6.700 esemplari. La specie è minacciata dalla possibile ibridazione e dall'introduzione di agenti patogeni con le trote introdotte a scopo alieutico. Inoltre il pericolo è aggravato anche dalla costruzione di dighe e traverse invalicabili, eccessivo prelievo idrico estivo, e da cadute di piogge acide.

Protezione - Una parte dell'area di diffusione della specie è compresa nel Parco Nazionale di Prespa. La pesca sportiva è soggetta ai limiti previsti dal disciplinare del parco. Nonostante la specie sia endemica e rara, non figura tra quelle protette dalla Direttiva 92/43/CEE e dalla Convenzione di Berna. S. peristericus è inclusa nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie in pericolo d'estinzione (EN B1ab(iii) + 2ab(iii), Endagered).
Valore economico - Specie d'interesse faunistico (endemismo balcanico). S. peristericus avrebbe un buon interesse economico per la pesca sportiva e per il turismo ad essa collegato.
Pesca - La specie viene insidiata dai pescatori sportivi sia con esche naturali, sia con esche artificiali. Particolarmente impiegate sono le discipline "a spinning" ed a mosca. La pesca commerciale è inesistente, mentre il bracconaggio è largamente praticato.

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